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Pubblicato Venerdì, 21 Febbraio 2020 08:03
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Tra i premiati alla cerimonia del Caduceo d'oro, tenutasi sabato 9 febbraio 2020 al teatro Politeama di Catanzaro, anche il presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Catania con la seguente motivazione: "Il Prof. Giovanni Puglisi è stato, con sagacia ed intuito, uno dei principali attori scientifici, antesignano e fondatore della ricerca scientifica nell’ambito delle Nanotecnologie Farmaceutiche in Italia. La sua perseveranza e l’infaticabile dedizione verso i suoi discenti ha dato vita ad un gruppo di ricerca che ha generato degli allievi, i quali, ad oggi, occupano posizioni di prestigio in vari atenei Italiani. Il Prof. Giovanni Puglisi rappresenta uno dei rari casi in cui l’eccellenza del profilo scientifico si coniuga con l’ampia competenza ed il concreto impegno professionale in ambito farmaceutico ed ordinistico.”
Premiato anche Luigi Sauro, Presidente Federfarma Regionale Molise e Componente Consiglio Delle Regioni Sunifar, “per il suo impegno costante e continuativo nel portare avanti, con caparbietà e dedizione, le problematiche in favore delle piccole farmacie, caposaldo della sanità in Italia e unico punto di riferimento nei piccoli centri come servizio farmaceutico permanente”. E’ proprio questa la motivazione a corredo della consegna del caduceo nella cerimonia che ha previsto una fase di premiazione, con i riconoscimenti di benvenuto ai farmacisti e veterinari neo-laureati nonché ai professionisti con 40 anni di iscrizione.
Al centro della giornata di sabato, il ruolo del farmacista non solo come esperto del farmaco, ma come professionista al servizio del paziente cui deve garantire non soltanto cura nella gestione (dall’aderenza alle terapie, alla farmacovigilanza) e anche figura di educatore se non addirittura di mentore.
Fonte: Filodiretto edizione del 12 febbraio 2020
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Pubblicato Venerdì, 21 Febbraio 2020 07:30
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Scritto da Commissione Comunicazione
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Approvazione delle prime indicazioni ufficiali fornite dalle Istituzioni europee in previsione dell’introduzione di un foglietto illustrativo elettronico. E’ stato questo, un argomento di grande interesse della consueta riunione di febbraio del PGEU, a Bruxelles, dedicata alle tematiche professionali.
Tali indicazioni sono state espresse nel documento congiunto – approvato in gennaio tra EMA, Commissione UE e Direttori delle Agenzie nazionali del farmaco – sui principi fondamentali che dovranno ispirare i futuri bugiardini elettronici.
In primo luogo, occorre precisare che la nuova modalità di fruizione avverrà in costanza di legislazione che, ad oggi, prevede l’obbligo di foglietto illustrativo cartaceo in ogni confezione. Alle Istituzioni europee sembra però ormai maturo che i pazienti possano fruire delle medesime informazioni regolatorie anche in modalità elettronica (il c.d. EPI).
Necessario, tuttavia, sarà trovare uno standard comune per veicolare in modo comprensibile e uniforme tali informazioni che non potranno, evidentemente, essere un mero copia e incolla di quanto scritto sui bugiardini. E sarà questo, molto probabilmente, il lavoro più impegnativo che dovranno compiere le Autorità regolatorie nazionali ed europee prima di poter introdurre tale nuova modalità.
Una volta trovato lo standard comune ogni ePI dovrà essere verosimilmente sottoposto ad approvazione da parte dell’Autorità regolatoria competente, ovvero europea o nazionale.
Interessanti, le implicazioni di questa nuova modalità informativa per i futuri progetti delle farmacie. In primo luogo, viene a mente il fatto di avere a disposizione online, e di poterle prontamente condividere con i propri pazienti, tutte le informazioni più recenti relative alla sicurezza del paziente, ai benefici e alle condizioni di utilizzo del farmaco.
In secondo luogo, l’interesse per la farmacia è anche dato dalle implicazioni che si potranno sviluppare in ambito di aderenza alla terapia.
Infatti, la possibilità di utilizzare tali informazioni su una molteplicità di piattaforme digitali potrà essere di grande aiuto al fine di veicolare al paziente quelle informazioni necessarie ad aderire al meglio al trattamento terapeutico prescritto. Non solo le piattaforme, ma anche i media attraverso i quali veicolare l’ePI potranno essere molteplici: contenuti audio, video o altro materiale interattivo saranno in grado di fornire un ausilio per i programmi di compliance che la farmacia potrà sviluppare a beneficio dei propri pazienti, ad esempio anche per coloro aventi disabilità sensoriali.
La possibilità, infine, di poter utilizzare il foglietto illustrativo elettronico anche all’interno di progetti esistenti, in via di consolidamento o futuri - quali il fascicolo sanitario elettronico, il dossier farmaceutico e il codice a barre bidimensionale ai fini del futuro sistema di anticontraffazione europea - fa ben capire quali possano essere le potenzialità di tale nuovo strumento.
In sintesi, uno strumento che, nel medio periodo, sarà a disposizione delle aziende che lo vorranno utilizzare, in quanto l’ePI sarà un’opzione e non un obbligo, e che potrà diventare un importante argomento di dialogo tra noi e le industrie, al fine di sviluppare fruttifere collaborazioni su futuri progetti relativi alla compliance e all’aderenza alla terapia. (ML)
Fonte: Filodiretto, edizione del 18 febbraio 2020
bbraio 2020